Le giuggiole - Zizyphus jujuba - Rhamnaceae

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    MaryRosa

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    LE GIUGGIOLE - Zizyphus jujuba - Rhamnaceae 



    Il Giuggiolo è una di quelle piante ormai relegate nell'elenco dei frutti antichi, sempre meno diffusa in coltivazione, sempre purtroppo meno gradita come pianta da frutto


    In realtà si tratta di una pianta coltivata dall'uomo da millenni, in Africa, Asia ed anche in Europa, dove venne importata anticamente dai Romani.


    Il Giuggiolo è una bellissima pianta da frutto, molto adatta anche ad essere coltivata come pianta ornamentale.


    Si tratta di un piccolo albero, che di solito non supera i 3-4 metri di altezza; la corteccia è rugosa ed i rami hanno uno sviluppo tortuoso e contorto, spesso ricadente, i rami presentano numerose grandi spine molto acuminate; il fogliame è deciduo, costituito da foglie pennate, composte da piccole foglioline ovali, di colore verde brillante, lucide e leggermente coriacee.




    In primavera inoltrata o ad inizio estate produce una profusione di piccoli Fiori di colore giallognolo, a cui seguono i frutti, simili ad olive, commestibili.


    Le giuggiole maturano a fine estate, o durante le prime settimane dell'autunno; sono di colore verde chiaro ed in genere sono commestibili anche quando sono acerbe; dapprima leggermente dolci, divengono sempre più dolciastre man mano che la buccia si scurisce; con il passare delle settimane la polpa delle giuggiole si raggrinzisce, ma rimane commestibile e molto dolce.


    Coltivazione del giuggiolo


    Le piante di giuggiolo sono di facile coltivazione; non temono il freddo e possono sopportare gelate anche molto intense e durature, quindi possono trovare posto tranquillamente in giardino, in piena terra; sono piante a crescita molto lenta, adatte anche per i piccoli giardini.


    Nel porle a dimora mescoliamo al terreno dello stallatico maturo o del concime granulare a lenta cessione, e ripetiamo questa operazione ai piedi della pianta ogni anno, in primavera.



    Le giuggiole possono sopportare periodi anche prolungati di siccità, ma se vogliamo ottenere un buon raccolto, con frutti rigonfi, è bene annaffiare con buona regolarità la pianta, da aprile fino a settembre.


    Queste piante si sviluppano senza problemi anche nelle zone con clima freddo, però in genere mostrano una migliore fruttificazione, e di migliore qualità, nelle zone che godono di estati ben calde; quindi nelle zone con estati fresche il Giuggiolo viene coltivato più che altro come pianta ornamentale.


    Utilizzo dei frutti


    Le giuggiole vengono consumate crude, quando sono verdi o anche quando sono di colore marrone; non sono frutti succulenti o profumati, ma il loro sapore dolce e particolare le rende interessanti.


    In vivaio possiamo trovare anche varietà a frutto molto grande, dette giuggiolo-mela, con polpa compatta, che diviene farinosa a completa maturazione del frutto.


    Le giuggiole vengono utilizzate da secoli anche in erboristeria e nella medicina tradizionale europea ed asiatica; se ne utilizza il frutto, il seme ed anche il decotto dei frutti, come calmante, sedativo e nella cura delle malattie respiratorie.


    Gli antichi romani preparavano un vino ottenuto dalla fermentazione dei frutti di giuggiolo; ancora oggi in alcune regioni italiane si preparano liquori a base di giuggiole, uno fra tutti ricordiamo il "brodo di giuggiole", prodotto nella città natale del Petrarca, Arquà, ma anche in altre regioni del settentrione.

     
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