PICCOLE ROSE LILLIPUZIANE A CESPUGLIO

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    MaryRosa

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    PICCOLE ROSE LILLIPUZIANE FORMANO CESPUGLI



    Vengono bene dove altre piante non resisterebbero, ce ne sono cosi tante specie e varietà che è facilissimo scegliere quelle adatte a ogni caso.


    I rosai hanno questo di buono, si ambientano senza difficoltà in spazi angusti o su terrazzi in pieno sole o magari battuti dal vento. Cioè in condizioni sfavorevoli per quasi tutte le altre piante.


    Un buona aerazione è per i rosai un deterrente contro il diffondersi del mal bianco, di altre crittogramiche e di alcune cocciniglie, mentre una esposizione assolata è garanzia di equilibrata vegetazione e di prospera fioritura.


      Esiste un rapporto costante tra lo sviluppo della vegetazione aerea e sviluppo dell'apparato radicale nei rosai, tanto che, ad esempio, in un rosaio sarmentoso dotato di grande vigoria vegetativa non può dare soddisfacenti risultati nella coltivazione in recipienti dopo i primi anni di prosperità. Un parziale rimedio a tale limitazione lo si può ottenere coltivando rosai franchi di piede, cioè durante la stasi vegetativa, oppure in ambiente nebulizzato.


    Nel primo caso la percentuale di attecchimento oscilla, secondo le varietà, tra il 15 e il 100%; nel secondo esiste la possibilità di insignificanti fallimenti. Sia con l'uno sia con l'altro procedimento si dovrà attendere almeno un paio d'anni prima per avere un rosaio in grado di fiorire, anche se in compenso non esisterà il fastidioso impegno di eliminare i rami selvatici, che non crescono in assenza di portainnesto. I rosai provenienti da coltivazione in contenitore possono essere trapiantati in qualsiasi momento, a condizione di mantenere integro il pane di terra.


    Quelli tratti dal vivaio a radice nuda o forniti di zolla applicata di recente devono essere trapiantati durante la stasi vegetativa accorciando le grosse radici ancora prive delle radici filiformi.


    I rami, normalmente, vengono già accorciati dal vivaista, ma spesso, per evitare il cosiddetto perdita d'effetto, il vivaista lascia la potatura definitiva al cliente. Il contenitore dovrà risultare sufficientemente ampio e profondo almeno 30 cm, in modo da poter accogliere l'apparato radicale ben divaricato.


    Quindi più largo che profondo. Sono da evitare le terre vegetali, il terriccio di foglie e simili; meglio dare precedenza a una buona terra da giardino o da orto concimata con un paio di cucchiai di fertilizzante chimico complesso, contenente cioè almeno azoto, fosforo e potassio, i tre elementi nutritivi indispensabili.


    Nello strato più profondo si mescola alla terra un concime organico a lento effetto cornunghia e simili. Tutte le sostanze concimanti debbono essere incorporate accuratemente alla terra in modo da non presentare grumi che potrebbero dare luogo a soluzioni acquose ad elevata concentrazione. E' molto importante infine costituire sul fondo del rosaio un efficace drenaggio che impedisca deleteri ristagni che possono rovinare le radici.





     

     
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    MaryRosa

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    Le rose lillipuziane o minirose sono, come dice il nome, rose particolarmente piccole, molto eleganti e anche particolarmente rifiorenti tanto che anche ora, a dicembre, ci sono ancora un paio di fiorellini nel mio giardino.
    Sono le mie prime rose, le ho piantate alcuni anni fa quando ho comprato casa e ovviamente ci sono particolarmente affezionato.
    Le ho di numerosi colori e in autunno ne ho piantate anche altre, ma non conosco i nomi delle varietà.


    Ho formato piccoli cespugli fioriti sulla strada che porta al garage.



    Per avere una bordura con rose fiorite in autunno, c'è da considerare innanzitutto la questione della rifiorenza. Perché una Rosa possa essere considerata davvero rifiorente e utile ai fini di un suo inserimento in uno schema d'impianto per l'autunno nel giardino, sarà utile rivolgersi a quelle Classi che hanno una forte ascendenza di Chinensis, quindi in particolare le Cina, le Tè e le Noisette. Alcune Moschata derivanti da incroci con Rose di con queste Classi ne hanno mantenuto la capacità di rifiorire con regolarità. Ad esempio 'Felicia', 'Cornelia','Moonlight'.


    Occorre fare un ulteriore distinguo che riguarda la portata della rifiorenza.



    Molte Rose rifioriscono costantemente ma in maniera spargola. Quelle a cui mi piace pensare per i nostri scopi sono le varietà capaci di dare una fioritura autunnale copiosa, pari per bellezza a quella primaverile, se non persino più bella. In questo modo l'accostamento con altre piante che hanno il loro apogeo durante l'autunno sarà più incisivo e d'effetto.


    Da non sottovalutare l'aspetto complessivo del cespuglio: fogliame e portamento sono il naturale sfondo delle corolle, e troppe Rose pur bellissime nei singoli fiori non sono granché come piante da giardino.


    Tra le Tè e le Cina, ottime varietà che soddisfano questi requisiti sono: 'Safrano', 'Odorata', 'Anna Olivier', 'Mme Lombard', 'Archiduc Joseph', tutte nei toni dal rosa incarnato al l'albicocca al rame-salmone, e poi ancora 'Le Vésuve', 'Bloomfield Abundance', 'Hermosa', 'Old Blush', 'Mrs. B.R. Cant'... nelle tonalità dei rosa. Naturalmente sono eccellenti anche varietà più conosciute, intramontabili, quali 'Mutabilis' e 'Sanguinea', entrambe a fiore semplice e simili in tutto, tranne che nel colore. Mi piacerebbe però porre l'accento su varietà meno note, perché meritano maggior diffusione.



     

     
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1 replies since 10/3/2011, 09:14   6677 views
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