IL ROSMARINO - ROSMARINUS OFFICINALIS

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    IL ROSMARINO - ROSMARINUS OFFICINALIS


    rosmarino_NG8


    Trattandosi di pianta semirustica, si adatta a zone con clima mite. Può peraltro essere coltivato anche nelle regioni settentrionali della nostra penisola, purché in posizioni riparate.

    Il rosmarino officinale è piuttosto rustico e vive bene in quasi tutte le regioni italiane. Nel Centro-Sud raramente avrà problemi con il freddo invernale, se non in alta montagna.

    Resiste bene fino a -15°C, ma teme particolarmente le gelate improvvise, soprattutto in primavera, e i venti freddi. Se viviamo quindi nel Nord Italia o in aree montane sarà bene mettere a dimora la pianta in una zona ben riparata, nelle vicinanze di un muro possibilmente esposto a Sud. In questa maniera durante la giornata vi sarà un accumulo di calore che verrà rilasciato durante la notte.

    Se la stagione fosse particolarmente rigida possiamo avvolgere la nostra pianta con del telo apposito e pacciamare il piede con foglie, paglia o altro materiale isolante.

    Più esposti a rischi sono gli arbusti coltivati in vaso, specie se di dimensioni contenute. Il pane di terra, infatti, potrebbe gelarsi completamente, danneggiando irreparabilmente l’apparato radicale. In questo caso è preferibile circondare il vaso con del polistirolo o della lana di roccia isolante e coprire la parte aerea con del tessuto apposito.



    FIORITURA


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    Un arbusto in salute può rimanere fiorito per buona parte dell’anno, specialmente dove gli inverni non sono particolarmente freddi.
    Teniamo presente però che sotto l’aspetto della stagionalità il rosmarino si comporta in maniera particolare.
    Dove gli inverni risultano miti e le estati invece molto calde la pianta presenta il fenomeno della estivazione. Questo significa che durante i mesi di luglio e agosto entra in un periodo di riposo vegetativo. Smette di crescere e di fiorire per conservare le forze per stagioni meno estreme. È invece capace di rimanere attivo e fiorito per tutto il resto dell’anno.
    In aree con estati meno arroventate il riposo vegetativo si ha invece durante i mesi invernali.



    GENERALITA' DEL ROSMARINO


    1rosmarinus_officinalis2



    Il rosmarino è originario di tutto il bacino del Mediterraneo, in particolare delle zone costiere. Lo si ritrova, allo stato spontaneo, principalmente su terreni aridi e soleggiati.
    Fa parte della macchia mediterranea, colonizzando scogliere e anfratti tra le rocce. È diffuso dal livello del mare fino a 650 metri di altitudine. Sulle isole, specie in Sardegna e in Corsica, può essere rinvenuto anche fino a 1500 metri sul livello del mare.
    L’etimologia del suo nome è piuttosto controversa. Sicuramente deriva dal latino. Alcuni pensano che significhi “rosa del mare”, altri ritengono più aderente “rugiada di mare”.

    E' una pianta aromatica con foglie molto profumate, assai utilizzate in cucina. Le foglie sono persistenti. Si tratta di un arbusto che in natura può raggiungere i 3 metri d'altezza. Fiori azzurro-malva che sbocciano a partire dalla primavera.
    Il rosmarino è un arbusto perenne sempreverde e cespuglioso, unico rappresentante del suo genere nella famiglia delle Labiatae. Il fusto, inizialmente è prostrato, ma con il tempo diviene eretto e ramificato. Le foglie sono verde scuro, più chiare nella pagina inferiore, numerose, sessili e opposite, riunite nei rametti giovani e inserite a 2 a 2 nei nodi. I fiori, ermafroditi, presenti (dove il clima è mite) per buona parte dell’anno, sono di un bel colore azzurro violetto e riuniti in grappoli all’ascella delle foglie. Il frutto è composto da quattro acheni di colore bruno e piccole dimensioni.

    L’impollinazione avviene quasi sempre ad opera di insetti. In particolare le api e i bombi vengono fortemente attirati dai fiori e dal profumo emanato da questa pianta.

    L’apparato radicale è molto sviluppato, fibroso e resistente, e consente alla pianta di vivere in terreni aridi, poveri e siccitosi. È molto utile per rendere più compatti i terreni e evitare le frane.
    Se lasciato crescere può raggiungere anche i 2-3 metri di altezza e altrettanti in larghezza.
    Si possono riscontrare diversi portamenti. Allo stato spontaneo in genere si tratta di un arbusto eretto. Sono però state sviluppate anche cultivar con habitus prostrato o semiprostrato, adatte a giardini rocciosi e utili coprire muretti o zone scoscese.

    Il Rosmarino è una pianta che sta bene al sole o a mezz'ombra. Si tratta di una pianta mediterranea che ha bisogno di caldo, secco e sole ma anche in mezz'ombra cresce senza problemi se almeno le temperature sono buone ed il suolo non eccessivamente umido.



    LA COLTIVAZIONE DEL ROSMARINO


    rosmarino_O10


    La coltivazione di questo arbusto non è per nulla difficile. Si trova infatti in moltissimi giardini e su altrettanti balconi e terrazzi. È tenuto in grande considerazione perché è una pianta molto decorativa in tutte le stagioni in più trova svariati utilizzi.

    Inoltre è una delle essenze aromatiche più amate della cucina italiana, sposandosi in maniera meravigliosa con piatti a base di carne, di pesce o di verdure.
    non necessita di terreni particolarmente ricchi, crescendo bene anche in terreni poveri e calcarei.
    Si mette a dimora nel mese di marzo aprile. Il rosmarino non è sotto questo aspetto una pianta esigente. Vive molto bene nei substrati sciolti e ben drenati, anche sabbiosi. Predilige un pH alcalino e terreni caratterizzati dalla presenza di buone quantità di calcio.
    Se vogliamo che cresca bene evitiamo substrati troppo compatti (per esempio quelli limacciosi o argillosi). Nel caso il nostro giardino avesse questo tipo di suolo possiamo tentare di alleggerirlo mescolandolo con sabbia fine e grossolana e aggiungendo una buona quantità di ghiaia. In questo caso è sempre buona norma sul fondo creare uno spesso strato drenante.

    Un terriccio troppo compatto potrebbe, in caso di forti piogge o di irrigazioni abbondanti, causare ristagno idrico con conseguenti marciumi e asfissie radicali. Le stesse regole vanno seguite per la coltivazione in contenitore. Cerchiamo sempre di dare vasi ampi e soprattutto profondi, con terriccio leggero e assicurandoci che lo sgrondo delle acque funzioni in maniera eccellente.

    La moltiplicazione del rosmarino può avvenire per seme o per talea. In entrambi i casi sarà facile ottenere nuovi individui di questa pianta a patto che ci siano le condizioni climatiche ideali.

    La raccolta dei rami del rosmarino può essere effettuata durante tutto il periodo dell'anno. La raccolta si effettua tagliando porzioni apicali dei rami. La raccolta permette di contenere la crescita del rosmarino stimolandolo a produrre nuovi getti.

    Il Rosmarino è capace di resistere bene all’aridità e, come nel suo ambiente naturale, spesso per sopravvivere gli è sufficiente l’umidità presente nell’aria.

    In linea generale, per piante in piena terra, dovremo ricorrere ad irrigazioni solo durante il primo anno dalla messa a dimora distribuendo abbondante acqua ogni circa 15 giorni, in mancanza di precipitazioni.
    Passato questo periodo interverremo solo in caso di siccità molto prolungate durante i mesi caldi, senza tenere presente i brevi scrosci di pioggia, anche abbondanti (che spesso non riescono a penetrare in profondità, venendo quasi completamente dilavati).

    Per Piante in vaso somministriamo acqua circa due volte al mese, evitando assolutamente l’utilizzo del sottovaso. Ricordiamoci comunque che più grande è il contenitore e meno dovremo intervenire sotto questo punto di vista.

    La Concimazione del rosmarino non è strettamente necessaria.
    Se vogliamo, in primavera, sia in vaso sia in piena terra possiamo distribuire un manciatina di concime granulare a lenta cessione piuttosto equilibrato.
    Se vogliamo incentivare la fioritura aumentiamo leggermente la quantità di potassio e di azoto.


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    Edited by MaryRosa - 5/9/2016, 18:36
     
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    COME COLTIVARE E MANTENERE IL ROSMARINO


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    Apprezzato sia in cucina che per i suoi rimedi naturali, il rosmarino è una delle piante aromatiche più conosciute.
    Per insaporire piatti gustosi come le patate al forno, gli arrosti, il pesce o come decotto con il quale poi eseguire dei suffumigi, il Rosmarinus officinalis può raggiungere quasi 2 metri di altezza e le sue proprietà sono conosciute già dai tempi degli antichi egizi.
    All’interno del rosmarino si trovano infatti diversi oli essenziali, come l’eucaliptolo che fornisce proprietà balsamiche; oltre a ciò il rosmarino è considerato un buon antisettico, antibatterico ed è un valido antinfiammatorio. Una pianta che non può assolutamente mancare nel proprio orto o balcone.


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    IL ROSMARINO - MALATTIE E CURER


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    Il rosmarino è una pianta aromatica facile da coltivare, anche per chi non ha un appezzamento di terreno: il rosmarino in vaso cresce bene in balcone o sul terrazzo di casa. Anche se si tratta di una pianta facile da coltivare, il rosmarino non è di certo immune alle malattie. In questa pagina vedremo le malattie più comuni che attaccano li rosmarino coltivato in vaso o in pieno campo.

    Rosmarino, malattie e cure

    Il rosmarino, botanicamente noto come Rosmarinum officinalis, è una specie molto robusta che contrae solo raramente malattie che richiedono un intervento fitosanitario. In genere, i problemi sorgono più facilmente in caso di coltivazione in vaso con un eccesso di irrigazioni.

    Per prevenire qualsiasi tipo di malattia o aiutarne la regressione dei sintomi, vi invitiamo a curare degli aspetti della coltivazione del rosmarino quali:

    in caso di coltivazione di rosmarino in casa, mancanza di luminosità. Assicuratevi che la pianta riceva la giusta luce.
    In caso di coltivazione in vaso o in pieno campo, eccessive irrigazioni. Assicuratevi che il terreno sia asciutto tra una irrigazione e l’altra.
    Controllate le condizioni del suolo, evitate ristagni idrici. In caso di coltivazione del rosmarino in vaso, aggiungete uno strato drenante (5 cm di argilla espansa) sul fondo del vaso.
    Concimate solo se necessario (in genere in primavera), alcune malattie possono subentrare per carenza o eccesso di concimazione.
    In caso di coltivazione in pieno campo o se il vaso è posto nei pressi della compostiera, controllate che non vi siano nematodi nocivi nel terreno.
    Non è necessario proteggere le piante di rosmarino in inverno perché questa specie, molto rustica, sopporta temperature fino a -10 °C.

    Rosmarino con foglie gialle o foglie che seccano e cadono prematuramente

    Le foglie ingiallite con macchie che possono essere di colore bruno e che si seccano verso le punte, possono essere conseguenza di una inadeguata irrigazione. Controllate il drenaggio del terreno, arieggiandolo con un’operazione di sarchiatura.

    Se il rosmarino è coltivato in vaso, l’intervento risulta più semplice perché dovrete limitarvi a fare un rinvaso cambiando il terriccio. Al momento del rinvaso, verificate la salute dell’apparato radicale (se vi sono parti nere, recidetele! Le radici nere indicano necrosi, cioè tessuto morto e asfissia radicale). Per il nuovo vaso, usate un terriccio specifico per piante aromatiche e predisponete sul fondo del contenitore 5 – 6 cm di argilla espansa.

    Malattie fungine del rosmarino

    Quando vi sono condizioni critiche come foglie ingiallite o cime nere, il rosmarino diventa più esposto ad attacchi fungini. Attenzione all’oidio che può causare la morte della pianta. Se nel vostro orto vi sono state di recente delle infestazioni di oidio, eseguite un trattamento a base rameica.

    Rosmarino con puntini bianchi sulle foglie

    Si tratta di una malattia fungina, l’oidio anche noto come mal bianco. Come premesso, l’oidio riesce ad attecchire sul rosmarino quando la pianta è già fragile. In questo caso è possibile seguire dei trattamenti con prodotti anticrittogramici ammessi in agricoltura biologica.

    Il fungicida a base di zolfo ramato è efficace contro l’oidio e altre malattie crittogamiche quali alternariosi, antracnosi, malattie che riescono a infestare il rosmarino in caso di carenze o irrigazioni inadeguate. Ribadiamo questo concetto perché, oltre all’impiego del fungicida sarà necessario controllare le condizioni del suolo come esposto in precedenza.

    Link utile: Fungicida a base di Zolfo Ramato

    Rosmarino con Foglie nere che seccano

    Il discorso è analogo a quanto esposto in precedenza: le foglie nere, dapprima sulle punte e poi sull’intera foglia, sono sintomo di un eccessiva irrigazione. Anche in questo caso, si procede con il rinvaso del rosmarino coltivato in contenitore mentre con il ripristino di un buon drenaggio in caso di rosmarino coltivate in pieno campo.

    Talea di rosmarino

    Da una pianta sana potete provvedere alla moltiplicazione per talea. La talea di rosmarino è molto semplice da fare e vi consente di ottenere, in pochissimo tempo, diverse piantine pronte alla vegetazione e a essere regalate.


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