LE PIANTE PER IL NATALE

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    MaryRosa

    Group
    Administrator
    Posts
    3,426
    Location
    Domodossola

    Status
    Offline

    Le Piante x il Natale





    Sta arrivando il Natale, e come ogni anno, in ogni parte del mondo, ci apprestiamo ad addobbare la nostra casa con decorazioni colorate, alcune delle quali derivano direttamente dal mondo vegetale.
    La gran parte delle Piante utilizzate come augurio natalizio fanno parte della tradizione, in genere derivano la loro popolarità da leggende o miti più o meno antichi; il loro successo è dovuto principalmente al fatto che proprio in questo periodo dell'anno hanno un fogliame splendente, oppure sono in piena fioritura, oppure ancora presentano bacche o frutti decorativi.
    Queste Piante sono molte, dall'abete al pungitopo, dalla Stella di Natale al vischio; per ognuna di esse il fatto di venire utilizzata proprio come decorazione natalizia ha una spiegazione che affonda le radici nelle tradizioni antiche, o in leggende più moderne; in ogni caso si tratta sempre di un profondo significato simbolico, che accompagna e rende più affascinanti i doni Natalizi.




    Stella di Natale



    Questa pianta di origine Messicana è ormai diventata un tipico addobbo natalizio anche in Europa, molto utilizzata anche come omaggio benaugurale, visti i colori vivaci delle grandi infiorescenze. La leggenda sudamericana narra che una bimba, presente alla nascita di Gesù, desiderosa di regalare qualcosa al bimbo, abbia preso un fiore dai cespugli vicini, tale fiore era una Stella di Natale, pianta molto comune in centro America; questa leggenda si collega a leggende simili presenti in tutto il mondo cristiano, che ci invitano a fare doni anche semplici per la nascita di Gesù, visto che quello che conta non è la spesa affrontata per acquistare il regalo, quanto il pensiero verso le persone che ci sono care.


    Partendo da questo nobile principio l'uso delle Stelle di Natale si è diffuso in tutto l'occidente, visto anche l'effetto appariscente che garantiscono.
    Si tratta di Piante semisucculente, appartenenti al genere euphorbia; durante il periodo invernale prediligono un clima non eccessivamente caldo, una buona umidità ambientale e giornate corte; infatti la fioritura in natura avviene con l'accorciarsi delle giornate dovuto all'autunno.
    Per coltivare al meglio le nostre stelle di Natale poniamole in una stanza non troppo riscaldata, ad esempio un vano scale può essere molto indicato, e ricordiamo di vaporizzare la chioma almeno ogni giorno, utilizzando dell'acqua distillata. Annaffiamo solo quando il terreno è asciutto, evitando di inzuppare eccessivamente il terreno.
    Queste piante, se ben coltivate, possono crescere rigogliose per anni; se abbiamo una stella di Natale dello scorso anno, per favorire la fioritura, poniamola in una stanza dove riceva soltanto la luce del giorno, evitando l'illuminazione artificiale; oppure possiamo ricordarci di coprire ogni sera la pianta con un sacchetto, e scoprirla ogni mattina.
    Dopo la fioritura potiamo leggermente la pianta, levando tutte le infiorescenze appassite.



    Agrifoglio e pungitopo



    Il giardino invernale è purtroppo spoglio e scarsamente fiorito; per fortuna sono presenti alcune Piante sempreverdi, che proprio in inverno, con le basse temperature, hanno un bel fogliame lucido e colorato.
    Agrifoglio e pungitopo venivano utilizzati anche anticamente per festeggiare il solstizio d'inverno, grazie al loro fogliame verde e sano ed alle bacche rosse, molto brillanti e festose, presenti sulla pianta anche durante l'inverno.



    Per le antiche popolazioni queste piante, che hanno uno sviluppo continuo per tutto l'arco dell'anno, e che portano bacche così vistose, erano veri e propri portafortuna, ed usavano quindi regalarli durante la festa del solstizio d'inverno, il giorno in cui la luce della primavera futura e del raccolto si riaccende dopo il buio inverno, come doni propiziatori.
    Questo tipo di usanza perdura anche in altre popolazioni, in molte parti d'Europa tutt'ora si usa attaccare rametti di agrifoglio come portafortuna, sulle porte delle case o sul caminetto.


    Il ceppo natalizio



    Un'usanza che si perde nella notte dei tempi è quella di accendere un ceppo ogni notte, durante le settimane dell'avvento; il ceppo più grosso era da riservare alla notte di Natale e le sue braci dovevano servire il giorno seguente per accendere nuovamente il focolare, chiaro richiamo alle feste solstiziali, inserito nelle usanze cristiane: il ceppo, simbolo del Cristo, viene bruciato, quindi muore, ma dalle sue ceneri ha origine il fuoco del giorno dopo, quindi la vita che ricomincia.


    Le ceneri del ceppo venivano poi conservate, per utilizzarle in caso di malaugurio, per scacciare grandine e temporali, per vari riti più o meno magici che venivano poi ripetuti nell'arco dell'anno.
    Allo stesso modo in alcune zone d'Europa al posto di un ceppo si utilizzavano rami di ginepro, con la stessa funzione descritta in precedenza.

     
    Top
    .
0 replies since 6/1/2009, 14:14   460 views
  Share  
.