IL COMPOSTAGGIO IN GIARDINO

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    MaryRosa

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    IL Compostaggio



    Tutti coloro che posseggono un giardino, anche piccolo, sanno bene quanti "rifiuti" verdi esso produca, soprattutto se è affiancato da un piccolo orto.


    E sanno anche quanto del tempo che dedicherebbero alle cure delle coltivazioni, deve essere speso invece per conferire alle isole ecologiche, o ai cassonetti, sacchi e sacchi di erba tagliata, rami, foglie, e magari anche di verdure o frutti troppo maturi, o estirpati per far posto ad altre colture.
    Il compostaggio ci permette di utilizzare questi rifiuti, che diventano materie prime, per produrre una discreta quantità di ottimo terriccio umifero; in questo modo il tempo impiegato per le "pulizie" del nostro giardino potrà ricompensarci, anche offrendoci del buon concime per il nostro giardino ed il nostro orto.
    Infatti, l'opportuno stoccaggio e trattamento di rami, foglie, erba, avanzi di cibo, bucce di frutta e verdura, permette a batteri, microrganismi e piccoli insetti di cibarsene, di svilupparsi e di decomporre le sostanze organiche presenti nei nostri rifiuti; dopo alcuni mesi il materiale organico così trattato diventerà una massa di microrganismi e di sostanze nutritive, chiamato compost, simile all'humus che possiamo trovare nel sottobosco: un terreno soffice, ben aerato e ricco di minerali, ottimo per le nostre colture.


    I tipi di composter


    Prima di tutto è necessario scegliere il tipo di composter più adatto ai nostri scopi; quindi è il caso di valutare sia il tempo che solitamente dedichiamo al verde della nostra casa, sia la quantità di rifiuti che di solito il nostro giardino produce.


    Il cumulo: se il nostro giardino è grande avremo la possibilità di costituire un cumulo per il compostaggio, oppure una piccola zona, possibilmente rettangolare, delimitata da una rete a maglie fini o da un graticcio. E' consigliabile coprire il cumulo di compost con teli di tessuto non tessuto, o di iuta, per evitare l'incidenza diretta dei raggi del sole, e anche per limitare l'apporto di acqua dovuto alle piogge.
    Composter: si tratta di una campana, spesso in plastica, dotata di un'apertura superiore, per l'inserimento del materiale da compostare, e di un'apertura laterale, oppure di una saracinesca, per prelevare il compost maturo o per controllare l'andamento del compostaggio. Alcuni tipi di composter vengono distribuiti dai comuni, che garantiscono anche, a chi li utilizza, uno sconto sulle tariffe di smaltimento dei rifiuti.
    Bidoni: se il materiale che desideriamo compostare è poco, o se desideriamo attuare il compostaggio in uno spazio ristretto, potremo utilizzare dei bidoni, o delle cassette, opportunamente perforati, per permettere una migliore aerazione, e dotati di coperchio.


    In ogni caso è bene che i contenitori per il compostaggio siano privi di fondo, oppure con il fondo costituito da una grata, e che vengano posti a contatto con il terreno: in questo modo dal terreno del nostro giardino migreranno nel compost lombrichi e altri insetti che ne accelerano la decomposizione. Inoltre dovrebbero essere dotati di coperchio, in modo che la pioggia non ne alteri il contenuto. Per accelerare la decomposizione è anche meglio triturare il materiale che si desidera compostare, in modo che sia più facilmente digeribile dai batteri e dagli insetti.



    Il compostaggio a caldo


    Se disponiamo di poco spazio, ma vogliamo cimentarci nel compostaggio, possiamo farlo anche su un balcone o in cantina, in piccoli contenitori, avverrà il compostaggio a freddo, per il quale è utile seguire tutti gli accorgimenti di quello a caldo, ricordandoci di stare molto attenti all'umidità, ma anche a non introdurre semi di piante infestanti o malate, per evitare poi di spargere con il nostro compost malattie e semi.
    Possiamo anche avvalerci dell'aiuto prezioso dei lombrichi: è sufficiente porli in un contenitore ben aerato e coperto, con fogli di carta inumiditi, avanzi di cucina e un po' di terra; posizionare il contenitore in un luogo ombreggiato e ci aiuteranno a decomporre il materiale organico, generando un ottimo humus per i nostri vasi.


    Materiali che si possono inserire in un composter


    - Rami e foglie, opportunamente triturati.
    - Erba, possibilmente secca, per evitare che compatti troppo il materiale nel composter.
    - Gusci d'uova, possibilmente tritati, in modo che vengano decomposti più facilmente.
    - Avanzi di cibo cotto; è bene aggiungerne in quantità esigua, per evitare che attirino topolini o mosche.
    - Avanzi di frutta e verdura, bucce, scarti.
    - Fiori secchi.
    - Erbacce estirpate dal giardino; per evitare che i semi rimangano vivi nel compost è bene inserirli al centro della massa da compostare, in modo che raggiungano le temperature maggiori.
    - Fondi ti caffè e tè.
    - Carta, possibilmente non stampata.
    - Cenere di legna, in piccola quantità.
    - Aghi di pino, ricordandoci che abbassano il ph del compost.


    Materiale da non mettere nel composter


    - Qualsiasi tipo di materiale plastico.
    - Cenere di carbone.
    - Contenitori in tetrapak.
    - Carta stampata, anche se a volte alcuni fogli di giornale possono essere utili.
    - Vetro.
    - Ceramica.
    - Alluminio e metalli in genere.
    - Ossa; il tempo necessario a decomporle è troppo alto.
    - Tessuti sintetici o comunque tinti.




    Utilizzo del compost


     Dopo 6-9 mesi il nostro compost è maturo e può essere utilizzato togliendolo dal lato del contenitore, che continueremo a riempire, ricordandoci di rimescolare ogni tanto il nuovo materiale inserito.
    Il terriccio che otterremo è fertile e profuma di sottobosco (se è maleodorante qualcosa è andato storto nel compostaggio!), possiamo utilizzarlo come concime per le piante del giardino, per i vasi, nelle buche delle nuove piante da mettere a dimora. Se siamo particolarmente frettolosi potremo cominciare ad utilizzare il compost quando è ancora fresco, dopo 2-3 mesi, anche se la sua qualità è sicuramente inferiore a quella del compost maturo.
    Prima di utilizzare il compost per lo scopo che preferiamo è bene setacciarlo, con un vaglio a maglie abbastanza larghe, in modo da evitare di distribuire per il nostro giardino pezzetti di legno o grumi di compost non ancora perfettamente decomposto.


     

     
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    IL COMPOST E ALCUNE COMPOSTIERE


    Il compost, detto anche terriccio o composta, è il risultato della decomposizione e dell'umificazione di un misto di materie organiche (come ad esempio residui di potatura, i rifiuti del giardinaggio come foglie ed erba sfalciata) da parte di macro e microrganismi in condizioni particolari: presenza di ossigeno ed equilibrio tra gli elementi chimici della materia coinvolta nella trasformazione.


    Il processo, detto compostaggio, è controllato ed accelerato dall'uomo.


    Tra i macrorganismi si annoverano insetti, lombrichi e funghi.


    Il compost può essere utilizzato come fertilizzante su prati o prima dell'aratura.


    Il suo utilizzo, con l'apporto di sostanza organica migliora la struttura del suolo e la biodisponibilità di elementi nutritivi (azoto).


    Come attivatore biologico aumenta inoltre la biodiversità della microflora nel suolo.




    COMPOSTIERA DI PLASTICA IN GIARDINO


    Per avere un buon compost, bisogna ricordarsi che sono gli organismi decompositori del suolo a produrlo.


    Essi, per vivere, hanno bisogno di tre parametri:


    - nutrienti equilibrati composti da un misto di materie carboniose (brune-dure-secche) e di materie azotate (verdi-molli-umide)


    - umidità che proviene dalle materie azotate (umide) ed eventualmente dall'acqua piovana o apportata manualmente


    - aria che si infiltra attraverso la porosità prodotta dalla presenza delle sostanze carboniose strutturanti (dure)


    I residui organici compostabili sono:


    - rifiuti azotati: scarti vegetali, di giardino (tagli di siepi, erba del prato...), foglie verdi


    - rifiuti carboniosi: rami derivanti dalla potatura (meglio se sminuzzati con un biotrituratore, altrimenti risulteranno poco aggredibili da parte dei microrganismi), foglie secche, paglia;


    Un compost di qualità mediocre non può essere facilmente utilizzato.


    È dunque indispensabile che il processo di compostaggio sia bene rispettato e seguito


    IL COMPOST COME FERTILIZZANTE



    una manciata di compost


    L'utilizzo del compost come fertilizzante è alla base di tutte le tecniche agronomiche sostenibili, quali ad esempio la permacultura, l'agricoltura naturale, l'agricoltura biologica e l'agricoltura biodinamica.



    compostiera in legno da giardino


    Per praticarlo è sufficiente disporre di un lembo di giardino, preferibilmente soleggiato, in cui accumulare gli scarti dell'orto/giardino.


    In alcuni casi viene utilizzato la compostiera o composter, un contenitore atto a favorire l'ossigenazione e a conservare il calore durante l'inverno.


    Il processo di decomposizione è favorito dall'ossigenazione, quindi un periodico rivoltamento del materiale ne mantiene un sufficiente livello di porosità.


    Per vivere e riprodursi, i microorganismi hanno bisogno anche di una temperatura favorevole, per cui il composter o la buca devono essere chiusi e sufficientemente isolati dall'ambiente esterno.


    Il rivoltamento, la pioggia e il freddo abbattono la temperatura del materiale, e quindi rallentano il processo.


    In questo senso la buca funziona meglio del cumulo, in quanto è isolata su 5 lati (oltre che essere più discreta all'occhio).


    Il materiale ottenuto in 3/4 mesi di compostaggio (più tempo in inverno, meno in estate) può essere usato come fertilizzante per l'orto o il giardino.

     
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