L'ORCHIDEA

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    MaryRosa

    Group
    Administrator
    Posts
    3,426
    Location
    Domodossola

    Status
    Offline

    L'ORCHIDEA


    Dendrobium


    Soprattutto d'inverno, ma anche nel resto dell'anno, capita che la lamina delle foglie giovani di alcune orchidee diventi come plissettata e impieghi diverso tempo prima di distendersi.

    Tra le cause di questo fenomeno c'è il basso tenore di umidità dell'aria dei nostri appartamenti, dovuto in questi giorni al calore dei termosifoni. Quando questa umidità scende possono verificarsi questi problemi. In particolare sembrerebbe trattarsi di sbalzi di umidità dovuti a nebulizzazioni frequenti o irrigazioni abbondanti seguite da lunghi periodi di quasi totale mancanza di acqua. Il problema di per se non è grave, a meno che le foglie pieghettate non siano quelle all'interno delle quali si sta tornando lo stelo fiorale.

    Gli sbalzi di umidità possono alterare la forma delle foglie, come fare perchè non succeda. Per evitare che si verifichi questa situazione esiste una sola regola, cercare di mantenere attorno all'orchidea un grado di umidità il più costante ed elevato possibile.
    Un vecchio sistema è appoggiare il vaso con la pianta su un sottovaso parecchio più largo del contenitore oppure su un vassoietto con bordo alto un paio di centimetri, colmi di argilla espansa da tenere sempre bagnata: l'acqua evaporando, crea una nuvola di umidità attorno alla vegetazione.

    A soffrire maggiormente per la mancanza di un livello costante di umidità sono le Miltonie compresi tutti gli ibridi come la cambria e i Dendrobium.

    Nelle prime le foglie, una volta raggrinzite, anche dopo il trattamento idratante, crescono ugualmente, ma possono stentare ad assumere la forma perfetta.

    Nei Dendrobium, grazie alla capacità dei fusti di accumulare succhi e acqua, passato il periodo di siccità, le foglie riescono a distendersi e riprendono un aspetto normale.



    Edited by MaryRosa - 28/1/2018, 14:40
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    MaryRosa

    Group
    Administrator
    Posts
    3,426
    Location
    Domodossola

    Status
    Offline

    LE ORCHIDEE.... E LE CURE CHE AMANO...


    come-curare-le-orchidee


    Le orchidee vengono considerate i fiori più belli e amati in assoluto; non a caso sono simbolo di eleganza e raffinatezza. Purtroppo, poichè si tratta di specie tropicali molto delicate, diventa molto difficile farle durare a lungo. Tuttavia non è il caso scoraggiarsi, bastano infatti alcune indicazioni utili per avere orchidee sempre rigogliose in casa o in giardino.
    A tal proposito, ecco come curare le orchidee nella maniera perfetta.

    Come curare le orchidee, la temperatura

    Poiché esistono tantissime specie di orchidee, ed ognuna con esigenze specifiche, è bene individuare che tipo di orchidea tenere in casa o in giardino; le piante che troviamo in commercio possono essere classificate sotto 3 grandi categorie:

    1.Orchidee che necessitano di temperature alte oltre 20 gradi: è il cso delle Phalaenopsis;
    2.Orchidee che necessiatano temperature comprese tra i 15 e i 20 gradi: è il caso delle Miltonia, le Oncidium e le Cambria
    3.Orchidee che necessitano di temperature piuttosto fresche: è il caso delle Dendrobium e le Paphiopedilum.
    Esistono anche specie di orchidee che possono essere tranquillamente messe a dimora in piena terra dato che sono in grado di sopportare senza problemi temperature anche molto rigide: è il caso della Bletilla striata

    Come curare le orchidee, la luce

    Anche la luce ha la sua importanza: esistono determinate varietà di orchidee come per esempio le Cymbidium che necessitano di buona illuminazione (ma mai al sole diretto); ci sono altre specie come per esempio le Miltonia, che vivono bene anche in penombra.

    Come curare le orchidee, l’acqua

    La maggior parte delle orchidee è di tipo epifita, pertanto predilige ambienti piuttosto umidi: per questo motivo è bene nebulizzare di tanto in tanto le foglie con l’aiuto di uno spruzzino.
    il terreno non dovrebbe mai essere asciutto: per innaffiare le orchidee è sufficiente versare l’acqua con un innaffiatoio lasciando che esca attraverso i fori di irrigazione, raccogliendola in un altro contenitore.
    Dopo aver irrigato, la pianta andrà rimessa nel suo sottovaso. In alternativa, potete immergere il vaso a bagnomaria per qualche minuto con acqua a temperatura ambiente.

    Altra raccomandazione importante è quella di aggiungere del fertilizzante specifico per orchidee ogni 15 giorni all’acqua di irrigazione: in questo modo le fioriture saranno sempre abbondanti.

    Come rinvasare le orchidee

    In caso decidiate di travasare l’orchidea, bisognerà riempire il vaso con un composto specifico che trovate presso i garden center: in genere è formato da corteccia di abete rosso e sfagno.


    -

    Edited by MaryRosa - 28/1/2018, 14:44
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    MaryRosa

    Group
    Administrator
    Posts
    3,426
    Location
    Domodossola

    Status
    Offline

    COME FAR RI-FIORIRE L'ORCHIDEA


    far-rifiorire-orchidea


    Come far fiorire l’orchidea: perché la vostra orchidea non fiorisce?

    Capita spesso che, dopo aver concluso la prima fioritura già in atto quando la pianta è stata regalata o acquistata, l’orchidea non ne voglia più sapere di rifiorire. Mia madre, tra i tanti, le ha provate tutte: ha cambiato vaso, ha concimato, provato diverse esposizioni solari, aggiunto fertilizzanti stimolanti per la nuova fioritura ma… niente! E’ per questo che ho deciso di scrivere una guida su come far fiorire l’orchidea.

    Come far fiorire l’orchidea

    Sono diversi i fattori determinanti per indurre l’orchidea a fiorire:
    - umidità,

    - fertilità del suolo,

    - irrigazione,

    - la luce,

    - lo sbalzo termico

    - la temperatura in generale.

    Per far fiorire l’orchidea bisogna provare a controllare tutti i fattori appena elencati.

    Posizione in pieno sole in inverno

    In inverno le orchidee possono essere posizionate in pieno sole durante tutta la giornata: i raggi solari sono esigui e la luce non è così intensa da bruciare le foglie.

    Temperatura notturna

    Per far comparire nuovi steli, la temperatura notturna dovrà essere di circa 13 °C.

    Concime

    Un concime ricco di fosforo e potassio è l’ideale per indurre l’orchidea a rifiorire.

    Lo sbalzo termico

    I nuovi steli si allungheranno durante tutta la stagione fredda e in condizioni ideali fioriranno tra Natale e marzo.
    Se i nuovi steli non si sono formati spontaneamente, è possibile sottoporre la pianta a sbalzo termico così da agevolarne la comparsa. Questa tecnica è valida per la gran parte di specie di orchidea phalaenopsis.
    Grazie all’escursione termica si formano nuovi steli e l’orchidea rifiorisce.

    Ecco come procedere per far fiorire un’orchidea:

    1.Bagnate poco la pianta ed esponetela al sole, mettete la pianta all’aperto se le temperature diurne sono comprese tra i 10 e 15 °C.

    2.Se le temperature notturno sono di gran lunga inferiore all’ideale di 13 gradi, riponete la pianta in casa al riparo dal freddo.

    3.Fate questo per 4 settimane.

    4.Diminuite progressivamente le irrigazioni.

    5.Somministrate, una volta al mese, del concime liquido a base di fosforo e potassio. Prima di aggiungere il concime ricordatevi di bagnare le radici.

    Come irrigare l’orchidea

    Il modo ideale per irrigare l’orchidea è con la tecnica dell’immersione del vaso.


    -

    Edited by MaryRosa - 28/1/2018, 15:19
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    MaryRosa

    Group
    Administrator
    Posts
    3,426
    Location
    Domodossola

    Status
    Offline

    COME TRASFERIRE L'ORCHIDEA IN IDROCULTURA



    A partire da giugno si possono trasferire Le Orchidee in idrocoltura, con molti vantaggi.

    Con questo metodo, diventa facile gestire sia le annaffiature sua le concimazioni che potranno essere effettuate una volta alla settimana, tutto l'anno senza timori di eccessi o carenze.

    Il passaggio in idrocoltura comporta sempre un minimo rischio, che può essere minimizzati da una procedura perfetta scelta del momento giusto e pulizia accuratissima delle radici da qualsiasi detrito organico. Le piante di orchidea adatte alla coltivazione sono Phalaenopsis, Cattleya, Cymbidium e Paphiopedium a foglia verde.

    Come base di partenza si può iniziare dalle piante giovani radicate i famosi keiki che si formano facilmente sulle Phalaenopisi e i Dendrobium.

    Con le piante adulte, si tratta di sostituire il tradizionale substrato formato da pezzetti di corteccia di conifera con le palline di argilla espansa per idrocoltura e di utilizzare un vaso di plastica senza fiori, sul quale si praticano con una pistola elettrica per bricolage due forellini laterali di 0,5-1cm di diametro, distanti3-4 cm e a circa 3-4 cm fondo del vaso.

    Per preparare l'orchidea al nuovo ambiente, dopo averla svasata la si lascia in acqua tiepida per un oretta quindi la si pulisce dai residui di corteccia e dalle radici vecchie o necrotiche.

    Quando la vegetazione riprende a crescere con un certa vigoria e le nuove radici sono pronte a svilupparsi e il mese giusto per dare inizio a questa operazione.



    COME COLTIVO LE ORCHIDEE IN IDROCULTURA PASSIVA


    orchidee-colorate


    Principalmente si tratta di Phalaenopsis, sia specie che ibridi, ma ho anche alcune Cattleye, Paphiopedilum, Dendrobium e Oncidium, sia specie che ibridi. Con l'idrocoltura la pianta riceve una fornitura costante di acqua, e se le altre condizioni sono buone, cresce a ritmi molto sostenuti:
    Un altro aspetto positivo e` che l'argilla espansa non si decompone mai, e un eventuale rinvaso consiste unicamente nell'aggiungere nuove palline in un vaso piu` grande, senza toccare le radici.

    Il fatto che in genere le orchidee non amino avere i "piedi bagnati" non deve preoccupare, perche' in queste condizioni la pianta sviluppa radici adattate a crescere in ambienti umidi, e in realta` dopo un po' le radici passano per i fori del vaso e crescono direttamente dentro l'acqua: Idrocoltura passiva significa che non vi e` alcuna movimentazione della soluzione nutritiva, come ad esempio nel metodo ebb & flow o a scorrimento.

    Non essendoci alcuna parte meccanica in movimento la soluzione e` la piu` semplice (ed affidabile) possibile.



    In genere uso normali vasi trasparenti da orchidee, senza praticarvi buchi aggiuntivi, in quanto la soluzione non arriverebbe mai alle radici piu` in alto:


    Questa è una Orchidea Cattlea Ibrida.



    Sotto al vaso, per avere una riserva di soluzione nutritiva ed evitare sprechi, uso un semplice sottovaso di plastica.

    Qui si notano i ganci per appendere la pianta ad una sbarra.

    Come mezzo di sostegno uso argilla espansa a biglie rotonde, setacciandola in modo da avere la massima uniformita` possibile nel diametro.

    Questo e` importante per avere un'aerazione ottimale delle radici, punto cruciale per qualsiasi orchidea:



    (la moneta serve ad avere un'idea del diametro).

    Ho provato anche con altri tipi di argilla espansa, ma non mi sentirei di consigliare diametri inferiori o minore uniformita`.
    E` inoltre importante lavarla bene prima di impiegarla.

    Dato che l'argilla non fornisce alcun macroelemento nutritivo, la scelta del fertilizzante e` molto importante. Dopo qualche ricerca, ho trovato che alla Michigan State University era stato sviluppato un fertilizzante universale per acqua da osmosi o piovana, e che il Manna, molto piu` facile da trovare (al garden costa 6 euro per 1 kg), ha una formulazione molto vicina:

    Un aspetto interessante e` che lo studio ha rivelato l'importanza di avere sempre calcio e magnesio.
    Fertilizzo ad ogni annaffiatura, con una dose piuttosto diluita (circa la meta` del normale per orchidee, 0.5 g/L, o 25 ppm di azoto). Per facilitare il compito mi sono preparato una soluzione concentrata, che ho messo in un vecchio flacone di fertilizzante risciacquato, in modo che mi basti diluire un tappo in quattro litri (il volume della pompetta a spruzzo che uso per bagnare le radici).

    Ogni tre annaffiature uso acqua pura, in modo da eliminare eventuali depositi salini. Qualche volta faccio anche percolare l'acqua attraverso il vaso, senza sottovaso.

    Come e quando trasferire le orchidee in idrocoltura

    A mio parere il fattore piu` importante per deciderlo e` che le piante siano giovani o adulte (mai appena sfiascate), in crescita attiva, con radici sane, e con almeno alcune radici nuove o con punte in crescita. Altrimenti la pianta fa molta fatica e potrebbe anche morire.
    Il periodo migliore alle nostre latitudini e` la primavera, quando la pianta e` gia` in ripresa vegetativa (direi piu` o meno da aprile in poi).

    Si adattano con maggior facilita` le piante precedentemente cresciute in sfagno puro o in un composto umido, un po' meno facilmente quelle in corteccia (ma ho avuto buoni successi comunque). E` importante tenere la pianta trasferita in un ambiente caldo e non troppo luminoso, per minimizzare lo stress.

    Le radici in crescita, le piu` importanti per l'adattamento della pianta, per forza di cose stanno in cima al vaso, e la capillarita` dell'argilla non e` sufficiente a tenerle umide:



    In effetti nel vaso si possono distinguere diverse zone in funzione della distanza dal sottovaso, via via meno umide. Per favorire la crescita delle radici in superficie conviene quindi inumidirle un poco una volta al giorno. E` importante dare acqua da sopra e non dal recipiente che sta sotto, per lavare via i residui di sale e per inumidire le zone piu` secche.
    Per la frequenza, mi regolo in modo da non lasciare mai seccare completamente l'acqua nel sottovaso, ma la lascio scendere un po', in modo da poter spruzzare le radici in cima. In realta`, una volta che le radici si sono adattate, non ci sono pero` problemi di sotto- o sovraannaffiatura.

    In alcuni casi si possono verificare crescite eccessive di alghe, sotto forma di mucillagini: una spruzzata di ossicloruro di rame e` sufficiente ad eliminarle.

    Per concludere, una fioritura in idrocoltura recente:




    -

    Edited by MaryRosa - 28/7/2018, 17:45
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    MaryRosa

    Group
    Administrator
    Posts
    3,426
    Location
    Domodossola

    Status
    Offline

    L'ORCHIDEA

    ALCUNI CONSIGLI SEMPLICI ED EFFICACI PER FARLA RIFIORIRE


    orchidee_NG1


    Se la vostra orchidea non ri-fiorisce, non disperate.

    Seguendo questi 7 semplici consigli, la vostra pianta tornerà a fiorire e a splendere più di prima

    Chi non vorrebbe avere nel proprio soggiorno o veranda centinaia di orchidee, queste bellissime ed eleganti piante fiorite?
    Ma soprattutto chi è riuscito anche a mantenerle in vita a lungo?

    Perché la parte difficile è proprio questa: riuscire a conservare la fioritura il più a lungo possibile e riuscire a far nascere nuovi boccioli.

    Le orchidee infatti sono tra le piante da fiore più diffuse e apprezzate. Hanno colori sgargianti ed esotici, e danno classe e personalità agli ambienti in cui si trovano. È una pianta tropicale perenne, destinata a fiorire e rifiorire, ma è bisognosa di cure adatte.



    L'ORCHIDEA SENZA FIORI.... COSA FARE


    orchidea-sena-fiori


    Cosa fare quando l’orchidea sfiorisce.
    Come stimolare nuove fioriture e come curare al meglio l’orchidea.

    Le orchidee sono fiori molto amati e diffusi. Nel linguaggio dei fiori sono simbolo di eleganza e raffinatezza, soprattutto per la particolare fioritura…. tutto molto bello ma… cosa fare quando l’orchidea perde i fiori? In questa pagina vi daremo tutte le istruzioni per curare un’orchidea senza fiori. Tra le orchidee più diffuse vi è l’orchidea Phalaenopsis o orchidea farfalla, ecco cosa fare in caso di phalaenopsis senza fiore o di qualsiasi altra orchidea sfiorita: la presente guida è valida per tutte le orchidee sfiorite, a prescindere dalla varietà.

    ORCHIDEA - PERIODO DI FIORITURA

    La fioritura dell'Orchidea si verifica generalmente verso l’inverno e si protrae fino alla primavera inoltrata.

    E’ proprio in tarda primavera che i fiori di orchidea inizieranno ad appassire e a cadere uno alla volta, lasciando spoglio lo stelo alla base del quale resteranno solo le foglie.

    Lo stelo dell’orchidea è senza foglie, dovete decidere di reciderlo o di tenerlo.

    Per avere una nuova fioritura in tempi più brevi, converrà tenerlo.

    Se recidete lo stelo florale dell’orchidea (va reciso alla base, all’inserzione con la pianta) la fioritura successiva avrà origine da un nuovo stelo emesso dopo un anno sempre alla base della pianta.

    Se non recidete lo stelo florale dell’orchidea, dovrete però accorciarlo.

    Spesso si parla di potatura dell’orchidea, in effetti la potatura dell’orchidea consiste proprio nell’accorciamento dello stelo florale! Per potare lo steso, dovete semplicemente accorciarlo lasciandolo all’atezza del terzo o quarto nodo. Il taglio va eseguito un centimetro sopra il nodo più alto. Dallo stelo vecchio si andrà a formare una nuova infiorescenza con un minore sforzo (e meno tempo) da parte della pianta.

    RADICI E FOGLIE DELL'ORCHIDEA

    In alcuni casi, può succedere che invece della nuova gemma, dal rigonfiamento del nodo più alto dello stelo florale accorciato, si andrà a formare un nuovo germoglio con tanto di radici e foglie.

    Il germoglio, così formato, potrà essere distaccato dalla pianta madre e messo in un vaso separato… complimenti, avete eseguito una propagazione spontanea dell’orchidea!
    Orchidea senza fiori, cosa fare

    L’orchidea senza fiori necessita di specifiche cure. Le orchidee sfiorite preferiscono un ambiente umido e caldo, con temperature comprese tra i 15 e 34 °C.

    Dalla primavera inoltrata, quanto le temperature aumentano e la pianta avrà perso i fiori, potete spostare l’orchidea all’esterno, sul terrazzo o balcone. L’unica condizione è che dovrete tenere l’orchidea in posizione luminosa o semi-ombreggiata: non deve essere colpita dai raggi diretti del sole!

    Anche se l’orchidea è rimasta ormai senza fiore, dovrete continuare con le concimazioni anche se con una frequenza ridotta.

    Il fertilizzante è ancora utile alla pianta, anche se questa è sfiorita, servirà a non farle perdere le foglie e a prosperare per tutta l’estate.

    Dalla tarda primavera fino agli albori d’autunno, somministrate del concime liquido di tipo specifico per le orchidee.

    Il concime va somministrato ogni tre o quattro settimane, diluito in acqua con i dosaggi prescritti sulla confezione del prodotto. In commercio esistono molti concimi per orchidee.


    -

    Edited by MaryRosa - 10/8/2018, 17:29
     
    Top
    .
4 replies since 8/2/2012, 20:11   1710 views
  Share  
.