LA HOYA (FIORE DI CERA)

LA HOYA ( FIORE DI CERA )

Hoya carnosa, “fiore di cera”, è una pianta originaria dell'Australia. Produce fiori stellati, di aspetto ceroso, riuniti in ombrelle di 10-30 elementi, leggermente profumati.
E’ chiamato anche “fiore di porcellana”.
Al contrario di ciò che si raccomanda per tutte le altre piante, lo stelo fiorale della hoya non va mai tagliato, nemmeno quando l’infiorescenza è sfiorita (togliete uno per uno i singoli fiorellini appassiti); infatti, lo stesso stelo produce altre infiorescenze nell’arco della stagione. Se si taglia, non si avranno più fiori durante l’anno.
Questo genere è dedicato ad un giardiniere del duca di Northumberland, che si chiamava Thomas Hoy.

Le Hoya (nome comune "fiore di cera" oppure "fiore di porcellana") sono un gruppo di piante comprendente circa 200 specie diverse. La maggior parte di esse sono rampicanti, altre sono cespugliose e arbustive e alcune striscianti. Si tratta di piante poco esigenti e caratterizzate da fiori stellati e cerosi molto belli che durano per tutta l'estate.
In primavera e in estate, se la pianta è cresciuta molto fuori dal vaso, deve essere trapiantata in buona composta. La temperatura estiva può arrivare fino a 24-27 °C, mentre l'esposizione migliore è in luce piena ma non direttamente al sole. L'annaffiatura deve essere regolare e la composta non va mai lasciata asciutta.
In caso di clima molto caldo bisogna mantenere l'umidità con spruzzature regolari ogni settimana o quotidianamente (a seconda della necessità) e si deve arieggiare.
Da aprile a settembre, ogni 3-4 settimane, bisogna diluire nell'acqua di annaffiatura un concime liquido.
Per quanto riguarda le cure autunnali e invernali, occorre fornire alla pianta piena luce per tutto il tempo ma non l'insolazione diretta. La temperatura non deve scendere al di sotto dei 10 °C. L'annaffiatura va fatta solo occasionalmente per evitare che la composta secchi completamente; ogni 2 settimane bisogna spruzzare acqua sulle foglie.
In genere l'Hoya è una pianta che non presenta particolari problemi.
Foglie giallastre sono dovute ad un eccesso di acqua, mentre l'insolazione diretta può causare imbrunimenti o scottature al fogliame; foglie appassite o cadenti segnalano un annaffiatura inadeguata.
La pianta può essere attaccata dalle cocciniglie.
La moltiplicazione si esegue a fine marzo-inizio aprile, seminando in buona composta a base di torba, tenuta bagnata dentro una cassetta da moltiplicazione a 24 °C collocata all'ombra. Appena compaiono, i germogli vanno lasciati scoperti e successivamente, quando si possono maneggiare, devono essere trasferiti in singoli vasetti.
Le talee, invece, vanno prelevate in giugno: bisogna recidere gli steli appena sotto un'attaccatura fogliare e poi intingerli in ormone rizogeno polverulento. Le talee vanno piantate in un miscuglio costituito per metà da composta da vaso e per metà da sabbia grossolana, all'interno di una cassetta da moltiplicazione, a 24 °C.
Nel giro di 6-8 settimane appaiono i nuovi getti: da questo momento le talee vanno considerate come piante adulte.