RIPRODUZIONE PER MARGOTTA

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LA TECNICA DELLA MARGOTTA

Con margotta si intende una tecnica di moltiplicazione delle piante alternativa al metodo per talea: in sostanza permette di far radicare un ramo collegato alla pianta madre.
E’ un metodo alternativo, usato specialmente quando le piante si spogliano troppo alla base. La margotta si effettua di preferenza a fine inverno. Vediamo quindi come eseguirla con l'aiuto di questa guida.
Procuratevi due confezioni di muschio di sfagno. Il giorno precedente l'operazione immergere il muschio di sfagno nell'acqua per tutta la notte.
Il giorno seguente isolare, senza danneggiare gli altri, il ramo che si intende usare (sia che si tratti di quello principale sia di un grande ramo laterale).

Eliminare, all'incirca tra 15 e 45 cm dall'apice, a seconda del diametro del ramo, alcune foglie in modo da lasciare scoperto un pezzo di fusto di circa 15 cm su cui verrà praticata l'incisione. Utilizzando un coltello molto affilato, fare un'incisione inclinata verso l'alto, lunga circa 7-10 cm e situata all'incirca 7-10 cm sotto l'ultima foglia: l'incisione non deve essere profonda più della metà dello spessore del ramo.

Un modo per eseguire questo taglio lasciando intatto il tessuto della pianta consiste nell'intagliare due anelli nella corteccia distanti tra loro circa 2-3 cm e "sbucciare" la parte tra i due solchi.

Spennellare quindi il taglio con della polvere a base di ormoni rizogeni, tenendo delicatamente aperto il bordo del taglio e usando un pennello soffice per distribuire la polvere; allo stesso modo deve essere spennellata la superficie "sbucciata".
Per impedire la cicatrizzazione e consentire la formazione delle radici, bisogna mantenere il taglio aperto: per fare ciò, inserire nel taglio un piccolo e umido batuffolo di muschio di sfagno.

La zona dell'incisione va adesso ricoperta con il muschio di sfagno (questo materiale favorisce l'emissione di radici perché mantiene l'umidità necessaria e la circolazione di ossigeno).
Formare quindi un grosso cuscinetto di muschio (circa due manciate), lasciar uscire tutta l'acqua in eccedenza e maneggiarlo in modo che le fibre risultino perfettamente intrecciate. Appiattire poi lo sfagno come una benda e avvolgerlo, passandolo intorno a tutto il ramo, proprio dove è stata fatta l'incisione.

Sistemare bene il muschio e legarlo con un filo abbastanza robusto in modo che non si muova. Prendere poi un sacchetto di plastica trasparente, di lunghezza e larghezza adeguate, tagliarne il fondo ed infilarlo lungo il ramo senza danneggiare le foglie, quindi sigillare accuratamente le estremità del rivestimento con del nastro impermeabile così da evitare la minima fuoriuscita di umidità.

Infine, mettere la pianta in un luogo caldo e umido protetto dalle correnti d'aria, preferibilmente su un vassoio pieno di ghiaia o ciottoli bagnati per mantenere l'umidità. Se possibile, mettere la pianta nell'ambiente più caldo e spruzzare le foglie con acqua mediante un vaporizzatore.

Una volta che le radici si sono sviluppate, è possibile separare il ramo con le radici dalla pianta madre. Tagliare la plastica, poi eseguire con un paio di grosse forbici affilate un taglio netto orizzontale appena sotto la palla di muschio, a debita distanza dalle radici. La nuova pianta va subito piantata, in posizione ben diritta, nella composta umida del vaso preparato, proprio per impedire alle nuove radici di seccare.

Il mucchio di sfagno deve essere lasciato al suo posto perché, rimuovendolo, si possono danneggiare le radici.
Sistemare infine la composta con cura intorno al sistema delle radici e in superficie, pressarla delicatamente ed annaffiarla per bene. La nuova pianta va tenuta in un luogo caldo e ben protetto fino a quando non attecchisce.