YUCCA - DRACAENA o TRONCHETTO DELLA FELICITA'

IL TRONCHETTO DELLA FELICITA'

Il tronchetto della felicità (Dracaena fragrans) è una pianta subtropicale appartenente, secondo la classificazione tradizionale alla famiglia delle Agavaceae, recentemente riclassificata, dalla classificazione APG III, tra le Asparagaceae.
Inizialmente considerata una pianta "portafortuna" da tenere in casa, negli anni '80 si diffuse una leggenda metropolitana che voleva che all'interno dei tronchetti della felicità facesse il nido un ragno velenoso (una migale), secondo alcune versioni inoltre il morso di tale ragno avrebbe procurato l'AIDS, malattia che stava iniziando a diffondersi proprio in quegli anni. Questa diceria causò una drastica diminuzione della presenza di questa pianta, all'epoca molto comune, all'interno delle case degli italiani
Questa pianta sempreverde ha il tronco che nel suo habitat naturale cresce fino ad un massimo di 6 metri in altezza. Coltivata in casa può invece raggiungere 2 metri, in rari casi giunge fino a 3 metri. La pianta adulta produce un fiore a spiga di color crema molto profumato, lungo al massimo 50 cm; difficilmente fiorisce in interni. Dopo la fioritura spuntano i germogli laterali lungo il tronco centrale che possono dar vita a nuove piante mediante talea.
Dracaena fragrans è una pianta tipica dell'Africa tropicale ed il suo territorio si estende dalla Sierra Leone ad ovest fino all'Etiopia a nord-est e al Malawi a sud-est.
La Dracaena fragrans è una specie con foglie completamente verdi, invece la cultivar «Massageana» è stata selezionata per le foglie variegate con una striscia gialla al centro.
Ha bisogno di posizioni molto luminose, però deve stare lontana dal sole diretto. Se le foglie sono verdi, la pianta sopporta di più l'ombra rispetto alle piante con foglie di vari colori.
In inverno non sopporta temperature più basse dei 15 °C, raramente sopporta i 12 °C se viene bagnata poco. Invece in estate resiste fino ai 24 °C.
In estate necessita di essere bagnata 2 volte a settimana e in inverno solo 1 volta a settimana. La pianta non può vivere in acqua, ma non deve nemmeno restare completamente asciutta.

LA YUCCA O TRONCHETTO DELLA FELICITA'

Il genere Yucca comprende circa 40 specie, originarie dell'America Centrale e delle Indie Occidentali, che allo stato spontaneo possono raggiungere anche 12 m di altezza. Solo le specie che crescono lentamente possono essere tenute in casa senza alcuna difficoltà.
Le Yucca si riconoscono facilmente in quanto sono caratterizzate da un fusto legnoso, spesso e ruvido, in cima al quale si formano uno o più ciuffi di foglie ensiformi.
Le piante coltivate all'aperto producono infiorescenze alte fino a 60 cm, che si sviluppano dal centro della rosetta di foglie. Ogni infiorescenza è formata da molti fiori bianchi campanulati.

La Yucca va rinvasata ogni anno in primavera utilizzando buoni terricci fertili. Una volta che è stata raggiunta la misura massima del vaso utilizzabile (35-40 cm), è sufficiente rinnovare ogni anno lo strato superficiale della composta, per uno spessore di 5 cm, con della composta fresca.
Tra aprile e ottobre l'annaffiatura deve essere abbondante, ma senza far ristagnare l'acqua nel sottovaso; ogni 4 settimane bisogna aggiungere un fertilizzante liquido all'acqua di annaffiatura.

La Yucca va tenuta in quanta più luce possibile e, meglio ancora, al sole. Durante l'estate, nei mesi più caldi, è opportuno trasferire la pianta adulta all'aperto per stimolare la fioritura verso metà estate.
Tutte le Yucca sopportano ampie oscillazioni di temperatura; in estate tollerano temperature di 24 °C e anche più, ma devono disporre di molta aria fresca. Nei periodi di maggior caldo è bene eseguire delle spruzzature di acqua sulla pianta al mattino, quando è ancora in ombra.

Per quanto riguarda le cure autunnali ed invernali, la Yucca sopporta temperature attorno ai 7 °C anche se è preferibile non scendere sotto i 10 °C. Tra novembre e marzo occorre sospendere la concimazione ed annaffiare quanto basta per evitare che la composta si asciughi completamente.

La luce insufficiente provoca la perdita di colore delle foglie basali: la perdita di colore si estende a tutto il fogliame con il perdurare di questa situazione. Le annaffiature eccessive fanno apparire la pianta avvizzita e stentata.

La pianta può essere attaccata dalla cocciniglia farinosa, dalla cocciniglia bruna e dalle muffe grigie.

COME COLTIVARE IL TRONCHETTO DELLA FELICITA'

Il tronchetto della felicità è molto popolare, resistente e, inoltre, è una delle piante più tolleranti che esistano. Quando però arriva il caldo diventa vulnerabile e può subire l'attacco da parte di qualche parassita. Ecco quali sono i suoi nemici: conoscendoli potrai combatterli per tempo.

Se le foglie appaiono ingiallite la causa è sicuramente la mancanza di luce, in questo caso ti conviene spostare la pianta in un ambiente più luminoso. Capita spesso che, sulle foglie, appaiono degli insetti marroni nella parte inferiore e sui rami: si tratta della cocciniglia. Per salvare il tuo esemplare, in questo caso, ti consiglio di eliminare uno ad uno questi parassiti, con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool metilico o vaporizzando con insetticida sistemico.

Se la pianta si indebolisce, le foglie o le radici marciscono, la causa è senza dubbio la troppa umidità. Lascia che il terreno si asciughi completamente prima di innaffiare nuovamente la pianta che, in questo modo, si riprenderà sicuramente. Può capitare, al contrario, che, per un eccesso di aridità e di caldo, la pianta perda le foglie inferiori. Per combattere questo problema bisogna annaffiare con moderazione e vaporizzare la pianta molto frequentemente.

Se i bordi delle foglie appaiono marroni e secche al tatto è molto probabile che nell'ambiente in cui si trova non vi sia un tasso di umidità sufficiente e che le temperature siano troppo elevate. Per fare in modo che la pianta non soffra troppo per le alte temperature, sarà necessario aumentare l'umidità ambientale. Per risolvere questo problema, tagliare raso la zona sana senza intaccare il tessuto verde.

COME POTARE IL TRONCHETTO DELLA FELICITA'

Tutti la conosciamo come "Tronchetto della felicità" ma il suo nome scientifico è Dracaena Fragrans o Yucca.
E' una pianta che si adatta alle condizioni ideali dei nostri ambienti casalinghi potendo raggiungere sviluppi considerevoli, ecco quindi che è opportuno effettuare delle corrette potature per contenerne lo sviluppo.

Quando la pianta è giovane puoi limitarti a rimuovere i getti fogliari laterali senza toccare il tronco, questa operazione si chiama cimatura. In questa fase la pianta ha bisogno di sviluppare in altezza e i getti laterali tenderebbero a limitarne la crescita. Per questa operazione potrai utilizzare delle piccole forbici di potatura purchè il taglio sia netto.

Quando la pianta sarà più grande, ad esempio intorno a 1,2 - 1,5 metri se proprio non puoi mantenere questo sviluppo potrai tentare il taglio del tronco. In questo caso utilizza una lama pulita e molto tagliente. Esegui il taglio all'altezza desiderata purchè nella parte superiore tu possa lasciare due o tre gemme dormienti che potranno dare origine a nuovi getti.

La parte che avrai asportato potrai utilizzarla per ottenere un nuovo esemplare piantandola in un vaso idoneo. E' preferibile proteggere l'estremità recisa con un idoneo mastice cicatrizzante per evitare l'insorgenza del marciume sul fusto nella zona del taglio. Le operazioni di potatura rallentano lo sviluppo della pianta impedendole di produrre le caratteristiche infiorescenze a forma di pannocchia, molto profumate di colore verde o bianco candido.