IL DIABETE : COME CURARLO MANGIANDO - LA GLICEMIA : COME TENERE A BADA LA GLICEMIA

10 FRUTTI CON POCO ZUCCHERO E TANTO GUSTO

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    MaryRosa

    Group
    Administrator
    Posts
    3,426
    Location
    Domodossola

    Status
    Offline

    DIABETE - 10 FRUTTI CON POCO ZUCCHERO E TANTO GUSTO


    1500369485_Frutta-basso-indice-glicemico


    Per chi soffre di diabete anche la frutta va limitata, con alcune eccezioni.

    Scopriamo i frutti dolci ma con basso indice glicemico : 10 frutti con poco zucchero e tanto gusto

    I diabetici, ma anche chi in generale ha il problema della glicemia alta o soffre di sindrome metabolica, deve “tagliare” l’introito di zuccheri nella propria dieta.

    Purtroppo, oltre ai dessert, ai gelati e agli altri carboidrati “non dolci” come il pane e la pasta, anche la frutta, sebbene annoverata tra gli alimenti più salutari in assoluto, andrebbe consumata con moderazione.

    Questo non significa bandirla del tutto dalla propria tavola, perché questo, oltre ad essere un errore sotto il profilo nutrizionale, sarebbe anche una mortificazione del tutto ingiustificata.

    Cestino di frutta estiva

    Ricetta spiegata dai bambini ai bambini: un cestino scavato in una baby anguria e colmo di fiori e cuori d’anguria o di melone. Piccole cuoche raccontano...

    Tuttavia, ci sono degli stratagemmi da adottare per aumentare un pochino le porzioni di frutta da inserire nei propri menù quotidiani, tra i quali il più facile e sensato è quello di preferire quei frutti a più basso indice glicemico. O meglio, a minor contenuto di zuccheri per porzione.

    L’elenco di 10 frutti con poco zucchero che tra poco leggerete, è però sorprendente. Perché mentre alcuni sono prevedibili, come i limoni, immangiabili da soli proprio per il loro gusto aspro e privo di dolcezza, altri non lo sono affatto, per la ragione che sono unanimemente apprezzati per il loro gusto particolarmente zuccherino!

    Vere golosità che rallegrano il palato senza andare a modificare il profilo glicemico, oltretutto fornendo all’organismo un buon apporto di altre sostanze particolarmente benefiche proprio per chi abbia problemi metabolici, come le fibre.

    Ecco come scoprire i frutti da inserire nelle nostre ottime macedonie con i frutti che contengono poco zucchero

    LIMONI

    D’accordo, non sono esattamente dolci, anzi, sono aspri per definizione.
    Ma apportano un gran gusto a tantissimi piatti sia dolci che salati, e rappresentano una fonte formidabile di vitamina C, il più straordinario antinfiammatorio presente in natura.
    Ottimo anche il succo da usare come condimento.

    LAMPONI

    Sono frutti di bosco molto gradevoli al palato, nonché alla vista, dolci e succosi, che contengono appena un cucchiaino da caffè di zucchero (fruttosio) per tazza di bacche mature.
    I lamponi, oltre ad essere deliziosi, contengono tante fibre e antiossidanti.

    MIRTILLI

    Anche in questo caso si parla di bacche di bosco, deliziose da consumare in purezza o aggiunte ai cereali della colazione, o ancora sotto forma di succo fresco.

    I mirtilli hanno molteplici proprietà benefiche, ad esempio migliorano il tono venoso (una virtù particolarmente utile a chi è diabetico, perché questa malattia danneggia proprio la microcircolazione periferica), e fanno bene alla vista.
    Quanti zuccheri contengono? Appena 7 grammi a tazza…

    KIWI

    Chi non ama i kiwi? Sono frutti apprezzati da grandi e piccini, di cui per altro l’Italia è una grande produttrice, sebbene la pianta sia originaria della Nuova Zelanda.
    I kiwi sono una fonte straordinaria di vitamina C e di fibre, fanno bene all’intestino (di cui contribuiscono a migliorare la regolarità) e contengono appena 6 grammi di zucchero a frutto. Il che li rede perfetti anche per uno spuntino spezza fame.

    POMPELMO

    Non a tutti piace, ma il pompelmo è davvero un prodotto della natura ricchissimo di virtù salutari. Mezzo pompelmo contiene circa 9 grammi di zucchero, ma se il gusto non è gradito, perché leggermente amarognolo, si può inserire in piatti non dolci, come ad esempio le insalate.
    Da provare nella classica Cesar salad con il pollo alla piastra.

    AVOCADO

    Anche in questo frutto tropicale il gusto dolce non è prevalente, perché si tratta di uno dei pochissimi frutti “grassi”. Un grasso buono, che fa bene anche ai diabetici perché possiede un forte potere antiossidante e antinfiammatorio. Quanto allo zucchero… beh, un intero avocado crudo ne contiene un solo grammo. Se non è un.record questo…

    MELONE CANTALUPO

    Ecco un frutto dolcissimo che in realtà di zucchero ne contiene molto meno di quanto sia immaginabile. Per capirci, l’equivalente di una tazza di melone ci fornisce 13 grammi di zucchero, oltre a tante fibre, acqua e una buona quantità di vitamina A benefica per pelle, vista e sistema immunitario.

    ANGURIA

    L’anguria è forse uno dei frutti più dolci che esistano, squisito e dissetante per definizione. Eppure una tazza piena di anguria in pezzi ci fornisce appena 10 grammi di zucchero.
    Contiene tanti minerali preziosi, tra cui il potassio, e vitamina A.

    ARANCE

    Le dolci arance bionde, che tanto amiamo, sono note per il contenuto in vitamina C, ma in quanto a zucchero possiamo andare tranquilli, appena 12 grammi per frutto, in 70 calorie.

    PESCHE

    Altra grande e gradita sorpresa. Le pesche sono annoverate tra i frutti più squisitamente dolci e succosi, e noi tutti le adoriamo.
    Esse ci apportano vitamine e fibre, per meno di 13 grammi di zucchero a frutto.
    Attenzione, questo vale solo per le pesche intere, non certo per il “nettare” dei succhi di frutta che troviamo al supermercato.

    Che siate diabetici o meno, questi sono dunque i frutti più adatti a chi debba tenere sotto controllo i livelli glicemici, perciò è proprio il caso di metterli subito in lista per la spesa.

    Sono tutti ottimi, appartengono a stagioni diverse quindi non avremo problemi a procurarci quelli adatti in tutti i periodi dell’anno, perfetti per completare un pasto o come spuntino spezza fame o semplicemente per regalarci un po’ di dolcezza senza sensi di colpa.


    -

    COME TENERE A BADA IL DIABETE CON L'ALIMENTAZIONE


    diabete_alimentazione


    DIABETE E ALIMENTAZIONE

    Chi soffre di questa malattia sa quanto queste due parole siano strettamente correlate.

    Ecco allora che un’ottima soluzione per stare meglio è modificare la propria dieta giornaliera in modo tale da tenere a bada il diabete.
    Lo hanno svelato gli esperti del settore al 26esimo Congresso della Società italiana di diabetologia (Sid), in corso a Rimini.

    I medici, riuniti per parlare delle novità nel campo e delle ultime ricerche, hanno in parte confermato ciò che già si sapeva, in parte svelato nuovi piccoli ma importanti accorgimenti per combattere il diabete a tavola. Scopriamo allora quali sono gli alimenti consigliati, quelli sconsigliati e in che ordine è meglio mangiare per chi ha constatato sintomi del diabete evidenti o a chi è stata diagnosticata questa malattia.

    LA DIETA MEDITERRANEA

    Alimentarsi bene quando si è malati di diabete è davvero fondamentale:

    "La dieta costituisce un vero e proprio strumento terapeutico che affianca la terapia farmacologica durante tutto il decorso della malattia diabetica. Una dieta 'doc', infatti, non solo tiene a bada l'ago della bilancia, ma permette anche di "migliorare il controllo glicemico e di prevenire eventi cardiovascolari attraverso la riduzione dei fattori di rischio” ha dichiarato Giorgio Sesti.

    La dieta mediterranea, secondo gli esperti, si conferma la migliore contro il diabete. Secondo due nuovi studi presentati proprio a Rimini, questo tipo di alimentazione è anti-infiammatoria e contribuisce a influenzare le capacità rigenerativa delle arterie, mantenendole così giovani e sane.

    Consigliato quindi un regolare consumo di frutta e verdura, particolarmente utili pomodori e carciofi ma anche i cosiddetti tuberi della salute. È bene preferire poi cereali integrali limitando pane e pasta ottenuti da farina bianca e grassi di origine animale.

    Nell’ambito della dieta mediterranea un posto d’onore continua a mantenere l’olio extravergine d’oliva, il condimento migliore per ogni pasto fatto da persone diabetiche ma in generale consigliato a tutti. Questo prodotto, secondo uno studio dell'università Federico II di Napoli, è in grado di tenere a bada la glicemia, dato che condire un pasto ad alto contenuto glicemico con questo tipo di olio contribuisce ad abbassare il livello di zuccheri nel sangue.

    L'Olio extravergine d'oliva allontana il Diabete, protegge Cuore e Arterie

    Confermati anche, da uno studio effettuato su pazienti malati di diabete tipo 2, le proprietà del pesce azzurro nei confronti delle arterie. I benefici sarebbero al solito da imputare agli acidi grassi Omega 3 che, come sappiamo, sono però contenuti anche in alcuni alimenti di origine vegetale.

    INIZIARE IL PASTO DAL SECONDO PIATTO

    Siamo abituati ad iniziare un pasto con il primo piatto, solo successivamente mangiando il secondo. Ebbene gli esperti consigliano a chi è ammalato di diabete di invertire le due portate. Questo perché mangiare proteine e lipidi prima dei carboidrati è un sistema semplice e alla portata di tutti per tenere a bada la glicemia evitando i picchi post prandiali.

    Se si è troppo abituati a questo schema alimentare che vede il primo piatto in pole position, gli esperti suggeriscono di iniziare quanto meno con un antipasto carbo-free, ad esempio qualche scaglia di parmigiano o delle uova sode. Un piccolo studio ha evidenziato infatti che iniziare il pasto con questi alimenti migliora la tolleranza al glucosio prima di un pasto ricco appunto di glucidi.

    DIETOTERAPIA

    La Fondazione Veronesi poi fornisce consigli utili per una efficace dietoterapia:

    - Consumare 5 porzioni al giorno tra ortaggi e frutta, variando i colori: verde (verdura), rosso (pomodori), arancione (carote, arance)….

    - Preferire pane e pasta integrale

    - Utilizzare spesso, almeno tre volte a settimana) i legumi (fagioli, lenticchie, ceci, piselli, ecc.)

    - Consumare almeno due porzioni di pesce a settimana

    - Preferire carni magre e bianche

    - Bere una tazza di latte parzialmente scremato o scremato al giorno oppure uno yogurt magro

    - Assumere formaggi e latticini non più di 2 volte a settimana

    - Per cucinare o condire le insalate usare l’olio di oliva o di semi evitando i grassi “saturi” come burro, strutto, panna, pancetta, etc

    - Ridurre al massimo anche i cosiddetti grassi “trans”, presenti in crackers, biscotti, merendine che riportano sulle etichette la presenza di olii/grassi idrogenati/parzialmente idrogenati

    - Tra le bibite preferire quelle “diet”, senza zucchero

    Se si usano bevande alcoliche quali vino o birra, limitarne il consumo ad 1 bicchiere al giorno per la donna e 2 per l’uomo, preferibilmente durante i pasti.

    ALIMENTI DA PREFERIRE :

    - primi piatti semplici con sughi poco conditi:

    pasta e riso meglio integrali, con pomodoro o pesce o verdure o legumi, in quantità moderate e cercando di evitare di accoppiare nello stesso pasto due amidacei (pane e pasta, o pane e riso, o pizza e pasta);

    - verdura e frutta ad eccezione di quella molto ricca in zuccheri;

    - dolcificanti acalorici e, con moderazione, polialcoli (sorbitolo, xilitolo);

    - acqua minerale e bevande non zuccherate o light.

    ALIMENTI DA ASSUMERE OCCASIONALMENTE, MA MEGLIO EVITARE QUANDO SI PUO':

    - zucchero, marmellata, miele, caramelle, cioccolata, prodotti dolciari raffinati ad alto contenuto glucidico e lipidico (biscotti, snack, merendine, gelati, dolci preconfezionati, cornetti, paste);
    - primi piatti elaborati preparati con condimenti grassi (lasagne, tortellini, cannelloni, risotti, ecc.);
    - pizze, sostituti del pane con grassi aggiunti e sale (crackers, grissini, panini all'olio, focacce);
    - patate; frutta secca (mandorle, noci, arachidi, datteri) e sciroppata, frutta molto ricca in zuccheri (banane, uva, fichi e cachi);
    - succhi di frutta, bevande zuccherate e superalcolici; burro, lardo, strutto, margarine dure, etc.


    -
     
    Top
    .
0 replies since 28/7/2017, 14:45   485 views
  Share  
.